Allestimento auditorium a Borgo San Dalmazzo

Lavoro realizzato dagli Architetti Corradino C. e Chiaramello G.

Un grande ambiente vuoto all’interno dell’ex opificio Bertello, posto a ridosso del centro storico di Borgo San Dalmazzo e vincolato dalla Soprintendenza Regionale come edificio di archeologia industriale, è stato trasformato, attraverso un attento studio degli interni e dell’acustica, in una sala per concerti e teatro.
 
Sulla base di un approfondito studio, sono state progettate opere di rivestimento con speciali pennellature in legno con caratteristiche di fonoassorbenza e fonoriflettenza disposte in base alla differente risposta acustica della sala.
 
L’assenza di un boccascena, di un sipario e di una graticcia per l’attrezzatura di allestimento teatrale, ha indotto a ripensare completamente la zona palco con l’inserimento di una struttura metallica a traliccio che ha costituito l’ossatura di supporto degli impianti, dei riflettori acustici e delle quinte.

Restauro palazzo comunale Tommaso Villa

L’intervento di restauro, approvato dalla Soprintendenza Regionale, ha interessato le facciate e il tetto, del palazzo comunale Tommaso Villa.

Il Palazzo Comunale, intitolato all’illustre statista Tommaso Villa, sorge sulle fondamenta del medievale castello difensivo, di cui rimane solamente la quattrocentesca torre civica denominata ‘ciuchè much’ (torre mozza).
La parte del palazzo in cui hanno sede gli uffici comunali, nonché i locali dello scalone e della sala consiliare, risalgono alla fine del ‘700.
Il complesso fu acquistato verso il 1870 dallo statista Tommaso Villa (1833 – 1915), di antica famiglia valfenerese, giurista, deputato per 14 legislature, Presidente della Camera dei Deputati dal 1895 al 1897 e dal 1900 al 1902, Ministro dell’Interno e di Grazia e Giustizia.
Il Villa rivisitò l’edificio negli ultimi decenni dell‘800 per fissarvi la residenza estiva della famiglia; il palazzo divenne allora punto di incontro del notabilato piemontese a cavallo tra XIX e XX secolo.
Negli anni 1905-1906 l’edificio venne ampliato con la costruzione di una nuova ala, che oggi ospita le scuole elementari, a cui si accompagnò l’omogeneizzazione dell’aspetto delle facciate secondo il gusto eclettico dell’epoca.


tipologia: residenza, restauro

Trasformazione dell’ex convento/asilo Manacorda in hotel di charme (AL)

Solonghello, in provincia di Alessandria, è un piccolo comune nel Monferrato, regione conosciuta per la sua immensa distesa di colline. Il paesaggio incontaminato è luogo ideale in cui inserire un progetto che tragga le sue finalità proprio dalla natura circostante; un rapporto sereno tra architettura e storia del luogo, fondamentale per la realizzazione della Locanda dell’Arte.
 
L’intervento ha previsto il recupero e restauro conservativo di un ex asilo/convento, trasformandolo in una struttura ricettiva.
 
La Locanda è una grande casa a corte che conta quindici appartamenti e vari spazi comuni per colazioni e servizi per 2.500 metri quadrati totali; ogni ambiente e illuminato sia dalle finestre e aperture, che si affacciano direttamente sulle colline, sia dalla corte interna scoperta, attorno alla quale ruota tutto il complesso. L’ambiente ricreato è privato, intimo. Le tre maniche che costituiscono la parte alberghiera sono continue e definite dal lungo porticato, la cui copertura e rivestita con lastre di rame.
 
Pietro Fratta su Designplaza

Sito web: Locanda dell’Arte

 


tipologia: residenza, restauro